Piano d’ azione per l’ energia sostenibile e il clima
Il PAES e il PAESC, fondamentalmente mirano alla stessa cosa, anche se il secondo ha obiettivi più ambiziosi e di seguito vedremo il perché. L’ unione europea, come sappiamo è molto sensibile ai cambiamenti climatici, che ogni anno diventano sempre più evidenti.
Tutti noi, abbiamo visto cambiare in questi anni, il clima e questo sicuramente non ci rassicura per niente. Se proviamo a pensare, che noi dipendiamo completamente, da questa piccola “palla” che ruota, galleggia e orbita nel’ universo, attorno alla nostra stella madre, forse si riuscirebbe a capire, che non dobbiamo dare tutto per scontato.
Noi viviamo, grazie al nostro ambiente, al clima favorevole e grazie a tutta una serie di condizioni e combinazioni, che permettono la vita sul nostro pianeta. Purtroppo, queste condizioni, stanno venendo meno, grazie anche al’ uomo, che non si preoccupa minimamente di salvaguardare il luogo in cui vive.
Il problema principale, per noi è l’ esagerato consumo di fonti fossili, ossia petrolio, carbone, gas ecc. Questi prodotti, bruciando rilasciano tonnellate di co2 nel’ atmosfera, andando a creare quel surriscaldamento, che va a favorire i cambiamenti climatici, che portano alluvioni, frane, smottamenti e che vanno a incidere sulla nostra qualità di vita.
L’ europa vara i piani di azione per la salvaguardia del clima
Sia il paes che il paesc, sono dei piani di azione, lanciati dal’ UNIONE EUROPEA a partire dal 2008, per cercare di invertire la rotta. Sono dei piani strategici, che hanno lo scopo di ripulire il nostro pianeta e ai quali possono partecipare tutti i comuni del mondo.
Ogni comune, può quindi siglare un patto, col quale si impegna a ridurre i consumi di fonti fossili.
Il paes, nato nel 2008, aveva sostanzialmente i seguenti obiettivi:
- Riduzione delle emissioni di co2 del 20% rispetto al 1990
- Aumento delle energie rinnovabili del 20%
- Riduzione del 20% del’ energia primaria
Il paesc invece è un nuovo piano climatico, sempre a direttiva europea, nato nel 2015, che prevede obiettivi più ambiziosi, ossia arrivare a percentuali del 40% entro il 2030. Questo, perché ci si è resi conto, che sono necessarie azioni più veloci, per riportare il nostro pianeta in condizioni migliori.
Le pubbliche amministrazioni danno l’ esempio
I cittadini, capita a volte che siano insensibili, al problema del’ inquinamento, anche se esistono dei casi che dimostrano il contrario. Molto spesso, siamo portati a pensare che sfruttare l’ energia del sole, quindi installando un impianto fotovoltaico, o un solare termico, costi tanto.
Io mi occupo ormai da diverso tempo, di impianti fotovoltaici e solari termici e posso garantire, che non è cosi. Anzi è esattamente il contrario. Non appena avrò tempo, cercherò di inserire un articolo, dove si dimostra che l’ investimento rientra in pochi anni. Quindi perché continuare a bruciare, quando possiamo risparmiare e utilizzare l’ energia pulita?
Molte amministrazioni pubbliche hanno capito, che investire in fonti rinnovabili, può fare solamente bene, sia al pianeta che al portafogli. Per questo motivo, diverse amministrazioni hanno iniziato a incentivare l’ installazione di impianti che sfruttano l’ energia solare.
Molti comuni, quindi se vorranno potranno aderire al paesc (piano di azione per l’ energia sostenibile e il clima), andando a organizzare un vero e proprio piano strategico, per la riduzione delle emissioni di co2 in atmosfera, incentivando l’ utilizzo del’ energia verde.
Quali sono gli impegni se il comune aderisce al patto di azione per l’ energia sostenibile e il clima
Il comune che decide di aderire al piano di azione, deve elaborare il paesc entro due anni dalla firma, dimostrare come intende arrivare al -40% di emissioni entro il 2030 e tutta una serie di azioni, che serviranno per raggiungere l’ obiettivo.
I finanziamenti per chi aderisce al paesc
I comuni che decidono di aderire al nuovo paesc, avranno diversi vantaggi, tra i quali ci saranno anche dei finanziamenti per aiutare il comune virtuoso. L’ unione europea, infatti riconoscerà l’ impegno dei comuni, stanziando dei contributi, ossia del denaro, per consentire il raggiungimento del’ obiettivo.
L’ unione europea, mette a disposizione tanti soldi, per raggiungere gli obiettivi, di cui parlavo sopra, quindi perché non partecipare a queste azioni? Sfruttare i finanziamenti europei, significa, oltre che dare una mano a rendere il nostro pianeta meno inquinato, creare possibilità di lavoro.
Sotto trovate il link al sito ufficiale, dove sono visibili tutti i vari fondi messi a disposizione dal’ Unione Europea.
https://www.pattodeisindaci.eu/supporto/finanziamenti.html
Altro link utile
http://www.sardegnaresiliente.it/
Aderire a un piano di azione per l’ energia sostenibile e il clima, significa anche portare ricchezza nel territorio, in quanto potrebbero lavorare diverse persone.
Conclusioni
Guardando il sito che vi ho segnalato sopra, mi sono reso conto che qui da noi, siamo indietro anni luce, rispetto a ciò che stanno prevedendo e facendo, nel resto dei paesi europei. Come mai? Io penso sia necessario intervenire quanto prima.
Ho potuto notare, che l’ ambiente in certe parti del mondo, viene ormai visto, come una priorità…noi che aspettiamo a vederla allo stesso modo?
Ciao, mi chiamo Giuseppe Caddeo (Pino). Sono un geometra libero professionista, ma mi piace occuparmi anche di altre tematiche. In particolare attualmente realizzo siti internet e svolgo la professione del networker, nel settore delle energie rinnovabili.
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